“Cerrone, Supernature” su Canal+: il maestoso ritorno del pioniere del french touch

È la storia di un figlio di immigrati italiani stabilitisi a Vitry-sur-Seine (Val-de-Marne) che non era destinato a diventare un musicista, né tantomeno un pioniere di un genere che avrebbe fatto ballare intere generazioni: la disco, in versione french touch.
Il documentario di Olivier Lemaire su Marc Cerrone ripercorre la vita straordinaria di un uomo comune, spesso snobbato in Francia, persino vilipeso, forse proprio perché non faceva parte della cerchia ristretta. Un uomo di periferia. Né parigino, né intellettuale, né cerebrale, Cerrone è un artista iper-istintivo, autodidatta, che è andato avanti senza mai sviluppare una strategia. Ciò che colpisce nell'intimo ritratto di Olivier Lemaire è la tensione e la gioia che il 73enne continua a provare quando sale sul palco per i DJ set in tutto il mondo, dopo oltre cinquantacinque anni di carriera, davanti a un pubblico che non ha perso il suo fascino.
"Rivisitando la sua carriera, di cui non sapevo quasi nulla ", afferma il regista, "ho scoperto una profondità e una complessità dietro il personaggio di un vero e proprio sbruffone. E una vita straordinaria, così densa che abbiamo dovuto fare delle scelte. Non potevamo raccontare tutto! Ciò che ho trovato interessante è stato questo contrasto tra la sua estetica popolarissima, persino antiquata per alcuni, e la sua traiettoria di musicista iconico che ha influenzato, a volte anche senza saperlo, grandi artisti underground".
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Le Monde